Home » Infografia » Comment se déroule une séance d’injection de Botox pour la transpiration excessive ?
Il trattamento dell’iperidrosi localizzata con tossina botulinica—meglio conosciuta come Botox®—rappresenta un’opzione terapeutica di riferimento quando le soluzioni convenzionali si rivelano inefficaci o poco tollerate. Raccomandata per ridurre la sudorazione eccessiva a livello di ascelle, mani, piedi o viso, questa tecnica si basa su un protocollo preciso, sicuro e ben codificato. Ma come si svolge concretamente una seduta di iniezione di Botox nel trattamento dell’iperidrosi ?
Prima di qualsiasi iniezione, è indispensabile una consulenza medica approfondita. Permette di stabilire una diagnosi precisa, determinare l’indicazione, escludere eventuali controindicazioni e informare dettagliatamente il paziente sullo svolgimento, i benefici attesi e i possibili effetti collaterali.
Il medico :
In alcuni casi, può essere eseguito un test di Minor (applicazione di iodio e amido) per mappare le aree di sudorazione attiva, soprattutto se la sudorazione è diffusa o irregolare.
Il giorno dell’iniezione, il paziente viene accolto in condizioni mediche rigorose, garantendo sicurezza e comfort. Non è necessaria alcuna ospedalizzazione né anestesia generale. Una preparazione accurata precede l’iniezione vera e propria. L’area da trattare viene innanzitutto disinfettata con una soluzione antisettica, generalmente a base di clorexidina. Se necessario, soprattutto nella zona delle ascelle, può essere eseguita la rasatura locale per facilitare l’accesso e ridurre il rischio di microtraumi cutanei. Il medico procede quindi al posizionamento preciso dei punti di iniezione, utilizzando un marcatore visivo o una matita dermografica, rispettando uno spaziamento regolare di circa uno-due centimetri.
Per le aree più sensibili, come le iniezioni a livello delle mani o delle piante dei piedi, può essere proposta un’anestesia locale, sotto forma di crema anestetica o tramite blocco nervoso, per ridurre il disagio del paziente. Questa fase preparatoria, essenziale per il corretto svolgimento del trattamento, dura in media tra i 15 e i 20 minuti, a seconda dell’area trattata e del protocollo personalizzato.
La tossina botulinica viene ricostituita secondo gli standard del laboratorio e iniettata in quantità molto piccole (unità) mediante aghi molto sottili, in intradermico (e non sottocutaneo come nel trattamento delle rughe della parte superiore del viso). Il numero totale di iniezioni dipende dalla superficie dell’area da trattare, dal livello di attività delle ghiandole sudoripare e dalla risposta attesa.
Ad esempio, il trattamento delle ascelle comporta generalmente tra dieci e quindici punti di iniezione per lato, corrispondenti a un totale di 50-100 unità. Le mani richiedono spesso venti-trenta punti, distribuiti in modo simmetrico. Un approccio simile viene utilizzato per le piante dei piedi, sebbene questa zona sia spesso più fastidiosa. Per aree come la fronte o il cuoio capelluto, le iniezioni sono distanziate per evitare qualsiasi interferenza con i muscoli responsabili dell’espressione facciale.
L’intera procedura dura in media 30-45 minuti. Non è richiesta alcuna sorveglianza prolungata, e il paziente può riprendere immediatamente le attività quotidiane, salvo diversa indicazione del medico.
L’iniezione di tossina botulinica per il trattamento dell’iperidrosi è un atto medico che deve essere eseguito da un medico formato ed esperto. A differenza delle iniezioni di Botox a scopo estetico, che mirano ai muscoli responsabili delle rughe di espressione, l’uso della tossina botulinica nel trattamento dell’iperidrosi interessa il sistema sudorale. Più precisamente, vengono bersagliate le ghiandole sudoripare eccrine, situate nel derma, per ridurre la produzione eccessiva di sudore.
Questa indicazione richiede una specifica competenza tecnica, che comporta una conoscenza approfondita dell’anatomia cutanea e vascolare propria di ciascuna regione trattata—che si tratti di ascelle, mani, piante dei piedi o cuoio capelluto. La precisione del gesto è fondamentale: l’iniezione deve essere intradermica, con una distribuzione regolare e omogenea dei punti per garantire un’efficacia uniforme sull’intera area. Il medico deve inoltre adattare la dose in funzione dell’intensità della sudorazione e dell’estensione della superficie da trattare, il che richiede una valutazione personalizzata per ciascun paziente.
Solo un medico specificamente formato può garantire questo livello di rigore. Saprà adattare i protocolli in caso di trattamento di più zone, prevedere eventuali effetti collaterali e tenere conto delle particolarità anatomiche, come pelle sottile o vicinanza a muscoli profondi.
Sebbene il Botox utilizzi lo stesso principio attivo in entrambe le indicazioni, il protocollo di iniezione per la sudorazione eccessiva è fondamentalmente diverso da quello utilizzato a scopo estetico.
Queste differenze fondamentali giustificano pienamente un approccio medico specifico per il trattamento dell’iperidrosi, con un protocollo dedicato, rigorosamente distinto dall’uso cosmetico del Botox.
La ripresa immediata delle attività lavorative è possibile dopo una seduta di iniezione di Botox contro la sudorazione eccessiva. Si tratta di un intervento ambulatoriale, senza anestesia generale, senza necessità di isolamento sociale e senza richiedere né riposo né sorveglianza prolungata.
Tuttavia, alcune precauzioni devono essere rispettate nelle ore successive all’iniezione.
Durante il trattamento di mani o piedi, può comparire un disagio funzionale transitorio (rigidità, leggera stanchezza muscolare), senza tuttavia controindicare la ripresa del lavoro. Analogamente, quando sono interessati il viso o il cuoio capelluto, le attività abituali possono essere riprese immediatamente, a condizione di evitare trucco o acconciature troppo aggressive nelle prime 24 ore. In pratica, salvo per professioni particolarmente fisiche o esposte a ambienti caldi e umidi (cucine, palestre, laboratori industriali), la ripresa professionale dopo una seduta è possibile immediatamente e senza rischi.
La durata di una seduta di iniezione di tossina botulinica dipende principalmente da diversi fattori, come l’area o le aree da trattare, l’eventuale utilizzo di anestesia locale—particolarmente consigliata per mani o piedi—e l’esecuzione preventiva di un test di Minor per mappare con precisione le zone di sudorazione eccessiva. In media, una seduta completa dura tra 15 e 30 minuti. Inizia con una fase preparatoria, generalmente di 10-15 minuti, che comprende la disinfezione accurata della zona, il marcamento dei punti di iniezione e, se necessario, l’individuazione delle aree attive. L’iniezione vera e propria, rapida ma precisa, richiede solo pochi minuti, con piccole dosi distribuite secondo una griglia omogenea. Infine, può essere prevista una breve fase di riposo o sorveglianza post-procedura, di durata variabile, spesso tra 5 e 10 minuti, sebbene non sia sempre indispensabile. Il trattamento delle ascelle è l’intervento più rapido. Al contrario, aree più sensibili o complesse, come mani, piedi o cuoio capelluto, richiedono spesso più tempo, soprattutto quando viene utilizzata l’anestesia locale per migliorare il comfort del paziente. In ogni caso, il medico si assicura di rispettare attentamente ogni fase del protocollo, senza fretta, per garantire sicurezza, efficacia e comfort durante tutta la seduta.
Le iniezioni di Botox per il trattamento dell’iperidrosi sono generalmente ben tollerate, sebbene possano causare un certo disagio a seconda dell’area trattata.
Il dolore è breve e localizzato, e non richiede analgesia farmacologica dopo la procedura.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria
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