Home » Infografia » Est-ce qu’une esthéticienne peut faire des injections ?
Le iniezioni, atti medici a finalità estetica – che si tratti di acido ialuronico, tossina botulinica (Botox), Skinboosters o Sculptra – sono atti medici. Queste procedure, pur non essendo chirurgiche, richiedono una perfetta padronanza dell’anatomia umana, della farmacologia dei prodotti iniettati, nonché la capacità di gestire eventuali complicanze, talvolta gravi.
A differenza dei trattamenti proposti in un istituto di bellezza, le iniezioni sono atti che superano la barriera cutanea e raggiungono tessuti profondi, aree vascolari a rischio o strutture nervose. A questo titolo, esse implicano non solo un gesto tecnico, ma anche una competenza diagnostica e un giudizio medico, che le distingue in modo sostanziale dai trattamenti estetici superficiali.
In Svizzera, la legislazione è molto chiara : solo i medici diplomati e titolari del diritto di pratica possono eseguire iniezioni a finalità estetica. Questa disposizione deriva dalla Legge sulle professioni mediche (LPMéd) così come dalle direttive dei diversi cantoni, incluso il cantone di Ginevra.
Il Consiglio federale, con l’obiettivo di proteggere la salute pubblica, ha rafforzato nel 2022 i requisiti riguardanti gli atti estetici invasivi. Ha ribadito che qualsiasi iniezione di una sostanza destinata a modificare l’aspetto – inclusi filler, Botox o mesoterapia – deve essere effettuata da un medico formato, in possesso delle competenze tecniche e teoriche necessarie.
In altre parole, un’estetista, anche esperta, non può legalmente praticare iniezioni in Svizzera. Chiunque contravvenga si espone a sanzioni penali, a procedimenti amministrativi o persino alla chiusura del proprio studio.
Dietro un’iniezione apparentemente innocua si nascondono reali rischi medici. Gli effetti indesiderati possono variare da un semplice ematoma a una necrosi cutanea, a un’infezione grave, o peggio, a un’embolizzazione vascolare che può portare a cecità irreversibile se un prodotto viene iniettato in un vaso.
I medici, oltre alla loro formazione iniziale, sono preparati a identificare, prevenire e gestire queste complicanze. Dispongono di un’attrezzatura tecnica adeguata, di prodotti conformi alla normativa (in particolare con marchio CE o Swissmedic) e, soprattutto, di un’assicurazione professionale che copre questo tipo di atti.
Al contrario, le persone non autorizzate che praticano iniezioni in un contesto illegale mettono non solo a rischio la salute dei loro pazienti, ma agiscono senza tutti gli strumenti necessari alla sicurezza medica, in condizioni spesso poco chiare e prive di supervisione.
Per poter praticare iniezioni, un medico segue un percorso impegnativo, che include studi di medicina (almeno 6 anni) ; una specializzazione e una formazione complementare ; corsi di aggiornamento continui sull’anatomia facciale, i prodotti iniettabili, le tecniche di iniezione e la gestione degli effetti collaterali.
Questa formazione è indispensabile per comprendere le variazioni anatomiche individuali, scegliere il prodotto più adatto all’indicazione (viso, labbra, occhiaie, mandibola, ecc.), valutare le controindicazioni mediche e garantire un risultato armonioso e duraturo.
Le estetiste, pur essendo formate alla cura della pelle, non dispongono né della formazione teorica né del riconoscimento legale per esercitare un atto tanto tecnico, preciso e potenzialmente rischioso.
Nonostante il quadro normativo rigoroso, alcuni stabilimenti poco scrupolosi mantengono volutamente l’ambiguità tra trattamenti estetici e atti medici. Non è raro che pazienti, convinti di ricevere un semplice “trattamento di bellezza con un piccolo prodotto” in un istituto, si sottopongano in realtà a un’iniezione praticata illegalmente.
Queste pratiche, oltre alla pericolosa banalizzazione dell’atto medico, costituiscono un inganno nei confronti del consumatore. Il paziente deve essere informato dell’identità e delle qualifiche del professionista e della natura esatta del gesto effettuato.
Prima di ricevere iniezioni, è essenziale verificare alcuni elementi :
È necessaria vigilanza, soprattutto perché alcune estetiste si auto-proclamano « technicienne esthétique avancée », « praticienne en injection » o « experte beauté » – questi titoli non sono riconosciuti e non hanno alcun fondamento legale.
La crescita degli atti medici a finalità estetica non deve avvenire a scapito dell’etica medica. A Ginevra come altrove, è fondamentale che gli atti a finalità estetica vengano eseguiti nel rispetto delle norme sanitarie, legali e deontologiche.
Rivolgersi a un medico qualificato non garantisce solo la sicurezza, ma permette anche di beneficiare di un accompagnamento globale, che va ben oltre il gesto tecnico: ascolto, diagnosi personalizzata, follow-up post-iniezione e gestione dei risultati nell’ambito di un approccio medico responsabile.
Un argomento spesso avanzato da alcune estetiste è quello della « esperienza » : anni di pratica, una clientela fedele, corsi privati all’estero, ecc. Ma in medicina, l’esperienza non supervisionata legalmente non può sostituire una qualifica riconosciuta. Iniettare un prodotto nel derma o nel tessuto sottocutaneo non significa solo maneggiare una siringa : si tratta di eseguire un atto terapeutico o correttivo che richiede una valutazione medica preliminare, decisioni cliniche e conoscenze scientifiche solide.
La formazione medica non ha come unico obiettivo la padronanza di un gesto : mira a comprendere i meccanismi biologici, i rischi sistemici, le interazioni farmacologiche, le patologie preesistenti, ecc. Non basta quindi « aver imparato bene una tecnica » : bisogna sapere perché, come e su chi essa si applica, cosa che per definizione sfugge a un non-medico.
Lo sviluppo del mercato della bellezza ha visto fiorire numerosi corsi di iniezione offerti a estetiste, talvolta all’estero, spesso online, che promettono competenze rapide in pochi giorni. Questi organismi aggirano la legislazione svizzera basandosi su zone grigie a livello internazionale. Tuttavia, seguire una formazione non riconosciuta non autorizza in alcun modo la pratica in Svizzera, anche se viene rilasciato un « certificato ».
Formandosi all’estero in un contesto non regolamentato, un’estetista non diventa medico. Rimane in infrazione se esercita successivamente atti medici in Svizzera. Si tratta di un punto fondamentale che i pazienti ignorano spesso, pensando di essere in mani qualificate.
Un altro punto fondamentale troppo spesso ignorato è quello della responsabilità legale. Quando un medico esegue un’iniezione, assume la responsabilità civile e penale ed è coperto da un’assicurazione professionale specifica. È inoltre vincolato da un codice deontologico, che lo obbliga a rispettare regole rigorose in materia di informazione, consenso, sicurezza e follow-up.
Un’estetista che pratica iniezioni illegalmente opera al di fuori di qualsiasi quadro assicurativo o deontologico. In caso di complicanza, la paziente non dispone di alcun ricorso strutturato. Ancora più preoccupante, queste iniezioni vengono spesso effettuate in condizioni non mediche — locali inadeguati, attrezzature non sterili, prodotti non autorizzati — esponendo la persona a rischi notevolmente aumentati.
In un contesto in cui gli atti medici a finalità estetica diventano sempre più accessibili, è cruciale formare il pubblico a riconoscere le pratiche legittime. Molti pazienti non percepiscono la differenza tra un « trattamento estetico profondo » e un’iniezione medica. Spetta quindi ai professionisti, alle istituzioni sanitarie e alle autorità cantonali fornire questa chiarificazione, affinché ciascuno possa prendere una decisione in piena consapevolezza.
Si consiglia a chiunque stia valutando un’iniezione di porre sistematicamente le seguenti domande :
Un’estetista onesta e rispettosa della legge risponderà senza ambiguità : non pratica iniezioni, poiché ciò non rientra né nelle sue competenze né nel suo ambito legale di attività.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria
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