Home » Infografia » Le creme antirughe sono efficaci per ridurre le rughe del leone ?
La linea del cipiglio è una ruga verticale situata tra le due sopracciglia. È una delle prime rughe d’espressione a comparire sul volto, spesso già a partire dai trent’anni, e può rapidamente conferire allo sguardo un’espressione severa o stanca. Di fronte a questo segno del tempo, molti pazienti cercano soluzioni non invasive, in particolare mediante l’uso regolare di creme anti-rughe. Questi prodotti dermocosmetici promettono per lo più di attenuare le rughe esistenti e di prevenirne l’aggravamento.
Ma qual è la realtà ? Le creme anti-rughe sono in grado di levigare una linea del cipiglio già visibile ? Possono competere con trattamenti medici come il Botox o le iniezioni di acido ialuronico ? Per rispondere con precisione, è necessario analizzare i meccanismi d’azione delle creme, i loro limiti anatomici e biologici, e i dati scientifici disponibili sulla loro reale efficacia in questa indicazione specifica.
Prima di valutare gli effetti delle creme, è importante ricordare la natura stessa della linea del cipiglio. Si tratta di una ruga d’espressione, legata alla contrazione ripetuta dei muscoli corrugatore e procerus del sopracciglio. Queste contrazioni, sollecitate quotidianamente durante sforzi di concentrazione, contrariamento o esposizione a luce intensa, generano progressivamente un solco cutaneo verticale.
In un primo momento, la ruga è dinamica : compare solo durante la contrazione. Con il tempo, a causa della ripetizione e della perdita di elasticità cutanea, diventa visibile a riposo : diventa statica. Questa evoluzione è determinante, poiché evidenzia che l’origine del problema non è cutanea, ma neuromuscolare.
Tuttavia, una crema, qualunque sia la sua qualità o la concentrazione dei principi attivi, non può penetrare sufficientemente in profondità per agire sulle fibre muscolari. Non rilassa la glabella. La sua azione si limita quindi alla superficie cutanea, con un effetto necessariamente modesto sulla linea del cipiglio, senza modificare la causa reale.
Le creme anti-rughe attuali contengono diversi principi attivi riconosciuti per il loro effetto sulla pelle. Tra i più utilizzati :
Questi ingredienti hanno dimostrato, in alcuni studi in vitro o in vivo, un’efficacia reale sull’aspetto generale della pelle, in particolare in termini di tonicità, luminosità ed elasticità. Tuttavia, la loro capacità di correggere una ruga già presente rimane molto modesta, se non nulla.
Gli studi clinici dedicati alle creme anti-età evidenziano un miglioramento visibile della pelle, in particolare sulle rughe sottili, sull’idratazione o sull’aspetto generale del colorito. Tuttavia, raramente trattano la linea del cipiglio, molto più resistente ai trattamenti topici.
Quando si osservano risultati, si manifestano soprattutto nei pazienti giovani, le cui rughe sono ancora superficiali, e che applicano la crema con regolarità esemplare per diversi mesi, talvolta mattina e sera. Anche in queste condizioni ottimali, l’effetto rimane modesto e transitorio : una leggera attenuazione della profondità, una pelle più liscia, ma mai una scomparsa completa della ruga.
Ad oggi, nessuna crema ha dimostrato la capacità di cancellare la linea del cipiglio. La loro azione resta principalmente cosmetica e preventiva, utile per preservare la qualità della pelle, ma insufficiente a correggere una ruga già instaurata.
Molti cosmetici anti-rughe rivendicano un effetto “simile al Botox”, basato per lo più su peptidi che dovrebbero ridurre localmente la contrazione muscolare. Sebbene alcune molecole abbiano effettivamente mostrato un leggero effetto rilassante in modelli sperimentali, questi risultati restano minimi e transitori.
Nelle formulazioni disponibili, le concentrazioni sono necessariamente basse—per motivi di tolleranza e regolamentazione—e la barriera cutanea limita notevolmente la penetrazione verso le strutture profonde. Queste creme possono al massimo ammorbidire leggermente alcuni movimenti del viso, senza bloccare le contrazioni responsabili della piega dermica.
Non costituiscono in alcun modo un’alternativa al Botox, ma piuttosto un trattamento complementare, utile per mantenere una buona idratazione della pelle e prevenire un peggioramento progressivo. Le promesse di marketing, spesso troppo ambiziose, rischiano di alimentare aspettative irrealistiche nei pazienti.
Sebbene le creme anti-rughe non possano correggere una linea del cipiglio già presente, mantengono un ruolo preventivo prezioso. Una pelle correttamente idratata, protetta dal sole e arricchita con antiossidanti o principi attivi stimolanti resiste meglio ai microtraumi ripetuti causati dalla contrazione muscolare.
L’applicazione quotidiana di prodotti contenenti retinolo, acido ialuronico o alcuni peptidi contribuisce a preservare l’elasticità cutanea, permettendo alla pelle di assorbire parzialmente le deformazioni meccaniche. Allo stesso modo, l’uso costante di una protezione solare ad ampio spettro, anche in ambiente urbano, limita il foto-invecchiamento che accentua la visibilità delle rughe dinamiche.
Così, sebbene una crema non possa trattare la linea del cipiglio, può rallentarne la comparsa o l’aggravamento, a condizione che venga applicata regolarmente fin dai primi segni.
Le creme anti-rughe risultano utili come complemento a un protocollo medico, in particolare dopo un’iniezione di Botox. Una volta neutralizzata la contrazione muscolare, la pelle diventa più ricettiva ai trattamenti topici: questi favoriscono l’idratazione, supportano la rigenerazione cellulare e contribuiscono a mantenere la qualità cutanea.
In questo contesto, la cosmetica non sostituisce l’atto medico; ne accompagna gli effetti. Utilizzate con regolarità, le creme permettono di mantenere il beneficio del trattamento, ottimizzare lo stato della pelle e prolungare l’armonia del risultato.
Una volta che la contrazione muscolare è stata neutralizzata dal Botox, la pelle della glabella entra in una fase di rilassamento e recupero. È in questa fase che le creme anti-rughe risultano particolarmente utili: ottimizzano il risultato estetico fornendo idratazione profonda, stimolando il rinnovamento cellulare e rafforzando la protezione antiossidante.
Questi trattamenti topici supportano i tessuti nel processo di rigenerazione, limitano l’impatto delle aggressioni esterne (UV, inquinamento, stress ossidativo) e contribuiscono a preservare elasticità e tonicità cutanea. Se utilizzati regolarmente, prolungano la durata percepita del risultato e aiutano a mantenere una pelle più uniforme, più morbida e più resistente.
La qualità e l’efficacia di una crema anti-rughe non dipendono esclusivamente dal prezzo o dal marchio. Tuttavia, va fatta una distinzione importante tra i cosmetici superficiali (venduti nei supermercati, negli istituti di bellezza o nelle parafarmacie) e i trattamenti dermo-cosmetici correttivi, spesso distribuiti in farmacia o negli studi medici. Questi ultimi, pur non essendo considerati farmaci, possono contenere concentrazioni più elevate di principi attivi scientificamente validati, tra cui retinoidi, peptidi biomimetici o acidi esfolianti.
Tuttavia, anche le formulazioni più avanzate non possono raggiungere il muscolo responsabile della ruga del lion. Pertanto, indipendentemente dalla provenienza del prodotto, la sua efficacia rimane limitata ad un’azione cutanea superficiale.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria
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