Home » Infografia » L’injection de Botox axillaire est-elle efficace pour traiter la transpiration excessive ?
La sudorazione è un fenomeno fisiologico indispensabile, ma quando diventa eccessiva, localizzata e incontrollabile, prende il nome di iperidrosi. Colpisce principalmente alcune zone ricche di ghiandole sudoripare, come ascelle, mani, piedi o viso. Tra queste localizzazioni, l’iperidrosi ascellare è una delle più frequenti e anche una delle più fastidiose.
Può manifestarsi senza alcuno sforzo fisico, senza esposizione al calore e persino a completo riposo. I pazienti interessati soffrono di una sudorazione costante, che provoca aloni visibili, una sensazione di umidità permanente, disagio nell’abbigliamento e spesso un marcato imbarazzo sociale. Quando le soluzioni locali (antitraspiranti, indumenti tecnici) si rivelano inefficaci, è legittimo rivolgersi a un trattamento medico mirato.
In questo contesto, le iniezioni di tossina botulinica — più conosciuta come Botox — si impongono come trattamento di riferimento per l’iperidrosi ascellare.
La tossina botulinica è una proteina purificata, utilizzata in medicina da oltre vent’anni. Agisce bloccando temporaneamente il rilascio di acetilcolina a livello delle terminazioni nervose. Questa molecola è responsabile della stimolazione delle ghiandole sudoripare. Inibendo questo segnale, il Botox interrompe la produzione di sudore in modo localizzato e reversibile.
Contrariamente ad alcune idee comuni, non si tratta di un trattamento estetico, bensì di un atto medico funzionale, i cui effetti sono documentati da numerosi studi clinici.
Iniettato nel derma delle ascelle, a bassa profondità e secondo una griglia precisa, il Botox agisce esclusivamente sulle ghiandole sudoripare della zona trattata. Non influisce sulla termoregolazione generale dell’organismo né sulle altre funzioni cutanee.
L’efficacia del Botox ascellare è oggi ampiamente dimostrata. Dal 3° al 5° giorno dopo l’iniezione, i pazienti osservano una riduzione marcata della sudorazione. L’effetto massimo viene generalmente raggiunto tra il 7° e il 14° giorno.
Gli studi clinici mostrano una riduzione della sudorazione superiore all’80-90 % nella grande maggioranza dei pazienti trattati. Questa efficacia non si limita alla diminuzione dell’umidità in sé, ma si estende anche alle sue conseguenze : scomparsa degli aloni sugli indumenti, sensazione prolungata di freschezza, riduzione degli odori corporei, miglioramento del comfort relazionale e professionale.
I pazienti descrivono spesso questa trasformazione come un vero e proprio “prima/dopo” molto netto : “Ho passato tutta l’estate senza preoccuparmi dei vestiti. Non ho sudato una sola volta sotto le ascelle.”
Quando una persona soffre di iperidrosi ascellare (sudorazione eccessiva delle ascelle), possono essere prese in considerazione diverse opzioni terapeutiche. Tuttavia, non tutte offrono lo stesso livello di efficacia, comfort e tollerabilità. Confrontarle permette di comprendere meglio il ruolo del trattamento con tossina botulinica.
Gli antitraspiranti a base di cloruro di alluminio, disponibili senza prescrizione, sono generalmente proposti come terapia di prima linea. La loro azione si basa sull’ostruzione temporanea dei dotti delle ghiandole sudoripare. Possono essere utili nei casi lievi, ma la loro efficacia rimane molto variabile. Inoltre, sono spesso poco tollerati, in particolare sulle pelli sensibili, dove possono causare irritazioni o addirittura bruciori.
L’iontoforesi è un’altra alternativa, utilizzata principalmente per mani e piedi. Consiste nel far passare una corrente elettrica a bassa intensità in un bagno d’acqua, al fine di ridurre l’attività delle ghiandole sudoripare. Sebbene possa dare buoni risultati in alcune sedi, questo metodo rimane impegnativo : le sedute devono essere ripetute più volte alla settimana e gli effetti cessano rapidamente alla sospensione del trattamento.
Infine, la chirurgia, in particolare la simpaticectomia toracica, viene talvolta presa in considerazione nei casi estremi. Essa consiste nell’interrompere i nervi responsabili della stimolazione delle ghiandole sudoripare. Pur potendo offrire una soluzione radicale, non è priva di rischi : si tratta di un atto irreversibile che può comportare complicanze, in particolare una sudorazione eccessiva in altre parti del corpo (sudorazione compensatoria), talvolta difficile da gestire.
Nel trattamento dell’iperidrosi, possono essere prescritti alcuni farmaci anticolinergici, in particolare nei casi di sudorazione generalizzata o quando i trattamenti locali risultano inefficaci. Queste molecole, come l’ossibutinina o la glicopirrolato, agiscono inibendo l’azione dell’acetilcolina, il neurotrasmettitore responsabile della stimolazione delle ghiandole sudoripare. La loro efficacia può essere rilevante in alcuni pazienti, ma l’uso rimane limitato a causa degli effetti collaterali frequenti : secchezza della bocca, stitichezza, disturbi visivi e persino sonnolenza. Questi trattamenti sono quindi riservati a indicazioni precise e devono essere prescritti con un attento controllo medico. Non costituiscono una soluzione di prima scelta per la sudorazione localizzata, come quella delle ascelle, per la quale le iniezioni di tossina botulinica rappresentano il trattamento di riferimento.
Il trattamento con tossina botulinica presenta numerosi vantaggi :
In pratica, il Botox rappresenta oggi il miglior compromesso tra efficacia, tollerabilità e facilità d’uso per l’iperidrosi ascellare.
Diversi studi scientifici hanno studiato l’effetto della tossina botulinica nel trattamento della sudorazione eccessiva, in particolare nelle ascelle.
Uno studio di riferimento pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology ha mostrato che :
L’iniezione di tossina botulinica non sopprime la sudorazione dell’intero corpo — cosa che sarebbe dannosa — ma blocca localmente l’attività delle ghiandole sudoripare nella zona trattata. Nel caso dell’iperidrosi ascellare, ciò significa una quasi completa scomparsa della sudorazione ascellare per diversi mesi.
In pratica, più dell’80 % dei pazienti riferisce un’assenza totale o quasi totale di sudorazione nelle ascelle per 4-6 mesi. In alcuni pazienti, può persistere una leggera sudorazione dopo il trattamento. Si tratta di un fenomeno residuo, discreto, corrispondente a un’attività sudorale normale e fisiologica. Ma questa sudorazione non provoca più né disagio né limitazioni nella vita quotidiana.
È importante comprendere che il trattamento non mira a bloccare completamente il meccanismo della sudorazione, ma a regolarlo laddove diventa eccessivo. La sua azione è strettamente mirata, preservando così la capacità naturale del corpo di sudare altrove quando necessario. La funzione termoregolatrice globale, essenziale per l’equilibrio dell’organismo, rimane quindi perfettamente intatta.
Il trattamento dell’iperidrosi con tossina botulinica non è definitivo, ma è proprio questa natura reversibile a rappresentare uno dei suoi principali vantaggi. Il suo effetto si sviluppa gradualmente, raggiunge il massimo potenziale in pochi giorni e poi sfuma dolcemente dopo una media di sei mesi.
Contrariamente a quanto si pensa comunemente, questa temporalità non è percepita come un vincolo dai pazienti, ma come una forma di flessibilità: consente di adattare il ritmo delle sedute in base alle stagioni, di modulare il trattamento in funzione dell’evoluzione dei sintomi e di preservare una libertà terapeutica.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria
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