QUELS SONT LES RISQUES DE L’INJECTION DE LA VALLÉE DES LARMES ?

Riempimento della valle delle lacrime con acido ialuronico

La valle delle lacrime è una zona delicata del viso, situata tra la palpebra inferiore e la parte superiore dello zigomo. Il suo avvallamento, spesso legato all’età o alla genetica, conferisce uno sguardo stanco. Le iniezioni di acido ialuronico possono correggere questo avvallamento, restituire morbidezza allo sguardo e ringiovanire il terzo medio del viso senza chirurgia.
Tuttavia, questa zona, dove la pelle è molto sottile e mobile, rimane una delle più tecniche da trattare. È quindi fondamentale conoscere i potenziali rischi associati a questa procedura, anche se rari e generalmente reversibili. Questo articolo spiega in modo chiaro e preciso gli effetti collaterali possibili, le vere complicazioni da evitare e le condizioni da rispettare per un trattamento sicuro.

Contenuti

Perché questa zona è particolarmente delicata da trattare con le iniezioni ?

Sotto la pelle della valle delle lacrime, molto sottile e trasparente, si trovano vasi sanguigni, nervi, legamenti e compartimenti adiposi. Un eccesso di prodotto, un’iniezione troppo superficiale o eseguita in modo scorretto può causare risultati poco estetici o disagio.
Per questo motivo, questo trattamento deve essere affidato esclusivamente a un medico esperto e formato su questa zona, con una perfetta conoscenza dell’anatomia dello sguardo. Nelle mani giuste, l’iniezione è sicura e correttamente eseguita.

Effetti collaterali comuni, ma non gravi

Dopo un’iniezione nella valle delle lacrime, possono comparire alcuni segni nelle ore o nei giorni successivi. Sono frequenti e scompaiono spontaneamente :

  • Arrossamenti o piccoli lividi nel punto di iniezione.
  • Sensazione di leggero tensionamento sotto l’occhio.
  • Gonfiore leggero o asimmetrico.

Questi effetti sono normali e transitori. Di solito durano tra i 2 e i 7 giorni. Una buona igiene di vita, l’applicazione di freddo (impacchi freddi) dopo l’iniezione e il rispetto delle indicazioni prima e dopo il trattamento aiutano a ridurli.

Gonfiore prolungato

Il gonfiore prolungato è la complicazione più comune del trattamento della valle delle lacrime, ma anche quella meno compresa dai pazienti. Si tratta di un gonfiore che persiste per diverse settimane, a volte mesi, sotto l’occhio, senza segni di infezione, ma che conferisce allo sguardo un aspetto “gonfio” o “pallido”.

Questo tipo di gonfiore può derivare da diversi fattori :

  • Acido ialuronico scelto in modo non adeguato: alcuni gel sono più idrofili di altri. Ciò significa che attirano acqua. Se iniettati in una zona molto sensibile alla ritenzione idrica, come la valle delle lacrime, possono provocare gonfiore prolungato, soprattutto di notte o al risveglio.
  • Sovradosaggio : iniettare troppo prodotto in questa zona, anche utilizzando un buon acido ialuronico, finisce per saturare i tessuti, causando accumulo di liquido interstiziale e un aspetto gonfio permanente.
  • Tecnica scorretta : un’iniezione troppo superficiale o mal distribuita può disturbare la circolazione linfatica e causare un gonfiore che si instaura.
  • Predisposizione individuale : alcune persone, in particolare chi presenta borse sotto gli occhi o un drenaggio linfatico lento, sono più soggette a sviluppare questo tipo di effetto.

Il gonfiore prolungato non è pericoloso dal punto di vista medico, ma può compromettere il risultato estetico e deludere il paziente. È quindi fondamentale prevenirlo, adattando prodotto, tecnica e strategia di trattamento all’anatomia del paziente.

In caso di persistenza, esistono due opzioni:

  • Attendere : in caso di gonfiore moderato, si risolve spontaneamente nel giro di poche settimane.
  • Trattare : se il gonfiore è importante o poco tollerato, può essere eseguita un’iniezione di ialuronidasi. Questo trattamento permette di sciogliere il gel iniettato e ridurre così il gonfiore. Successivamente, si può valutare una nuova iniezione.

Il ruolo del medico è fondamentale : valutare attentamente il paziente prima di iniettare, scegliere il prodotto adeguato e sapere come correggere rapidamente eventuali effetti collaterali.

Effetto Tyndall: una colorazione bluastra sotto l’occhio

L’effetto Tyndall è un fenomeno ottico ben noto in medicina estetica. Si manifesta con una tinta bluastra o grigiastra sotto la pelle, generalmente nella zona della valle delle lacrime. Questa colorazione è dovuta a un’iniezione troppo superficiale di acido ialuronico in un’area dove la pelle è sottile e trasparente.
La luce ambientale si rifrange attraverso il gel iniettato, alterando il colore percepito sotto la pelle. Non si tratta né di un ematoma né di una reazione infiammatoria, ma di un problema legato a un’iniezione troppo superficiale, talvolta aggravato dalla scelta di un prodotto inadeguato.
L’effetto Tyndall è puramente estetico, ma può persistere a lungo se il gel non si riassorbe naturalmente. Nella maggior parte dei casi, la soluzione consiste nell’iniettare un enzima specifico, la ialuronidasi, che scioglie l’acido ialuronico. Una nuova iniezione può essere valutata successivamente, a condizione che venga eseguita in un piano tessutale più profondo, con un acido ialuronico meno idrofilo e una tecnica di iniezione adattata all’anatomia peri-orbitale.
Questa complicazione sottolinea l’importanza di un approccio esperto nel trattamento della valle delle lacrime. Lo sguardo è una zona sensibile, dove la minima imprecisione tecnica diventa visibile. Un medico esperto conosce perfettamente i rischi dell’effetto Tyndall e sa prevenirli con gesti precisi, volumi misurati e un controllo perfetto della profondità dell’iniezione.

Surdosage ou asymétrie après injection de la vallée des larmes

Come per qualsiasi iniezione di filler, in alcuni casi è possibile riscontrare una leggera asimmetria o un eccesso di prodotto dopo il trattamento della valle delle lacrime. In questa zona, dove la pelle è sottile e la mobilità costante, anche il minimo squilibrio diventa visibile, soprattutto alla luce naturale.
Le cause più comuni di questi squilibri sono :

  • Una asimmetria anatomica naturale tra i due lati del viso (molto comune).
  • Un’iniezione leggermente più abbondante su un lato.
  • Ritenzione idrica localizzata, spesso più evidente da un lato in base al drenaggio linfatico.

Fortunatamente, queste irregolarità rimangono nella maggior parte dei casi lievi, temporanee e facilmente correggibili. Se si rende necessaria una ritocca, di solito viene effettuata dopo alcune settimane, una volta che il prodotto si è completamente integrato nei tessuti.
La strategia migliore resta la prudenza iniziale: è sempre preferibile sotto-correggere leggermente durante la prima seduta, per valutare la tolleranza, la reazione cutanea e l’armonia complessiva dello sguardo. Una seconda seduta di aggiustamento può poi perfezionare il risultato in modo mirato e sicuro.
Questo approccio in due tempi garantisce un risultato naturale, simmetrico e duraturo, rispettoso dell’espressione del viso.

Complicazioni rare ma gravi

Sebbene molto rare, alcune complicazioni gravi possono verificarsi durante le iniezioni nella valle delle lacrime. Hanno origine vascolare e si verificano quando un vaso sanguigno viene accidentalmente interessato dal prodotto iniettato. In casi eccezionali, ciò può portare a necrosi cutanea localizzata — se l’irrigazione sanguigna viene interrotta — o, in casi estremamente rari, a problemi visivi se il prodotto raggiunge un vaso collegato alla circolazione oculare.
Queste complicazioni non si verificano quando un medico esperto, formato in anatomia orbitale e protocolli di sicurezza, esegue l’iniezione in un contesto medico controllato. Sono principalmente legate a situazioni ad alto rischio: iniezioni fuori dal circuito medico, medici non formati o mancanza di conoscenza approfondita della zona trattata.

Per evitare qualsiasi incidente, un medico esperto adotta precauzioni rigorose :

  • Uso di cannule a punta smussa invece di aghi rigidi, per evitare qualsiasi penetrazione accidentale in un vaso sanguigno.
  • Iniezione lenta e progressiva, con pressione controllata.
  • Rispetto dei piani anatomici profondi.
  • Monitoraggio continuo della reazione dei tessuti durante l’intervento.

Infine, il medico deve essere formato alla gestione immediata di un incidente vascolare, disponendo degli antidoti necessari (in particolare l’ialuronidasi), oltre a un’organizzazione medica pronta e reattiva.
Queste complicazioni, sebbene eccezionali, restano gravi. Esse giustificano pienamente che la valle delle lacrime venga trattata solo da un medico esperto, specificamente formato per questa zona delicata e con una conoscenza approfondita dell’anatomia orbitale.

Rischi legati alla scelta errata dell’acido ialuronico nella valle delle lacrime

La scelta dell’acido ialuronico è una fase cruciale per il successo del trattamento della valle delle lacrime. Questa zona del viso è particolarmente difficile da trattare e richiede una selezione precisa del prodotto. Un gel non adeguato può trasformare un intervento semplice in fonte di disagio o addirittura provocare effetti collaterali.
Oggi esistono molti acidi ialuronici sul mercato, che differiscono per grado di reticolazione (capacità di mantenere il volume nel tempo), viscosità, concentrazione e soprattutto idrofilia (capacità di attrarre acqua). Queste proprietà sono essenziali: un gel perfettamente adatto alle guance può essere inappropriato per la zona sotto-orbitale.
Nel trattamento della valle delle lacrime, l’acido ialuronico deve soddisfare diversi criteri molto specifici :

  • Bassa idrofilia, per evitare edema legato alla ritenzione idrica.
  • Formulazione morbida, per rispettare la mobilità naturale della zona orbitale.
  • Viscosità moderata, per fondersi nei tessuti senza creare una massa visibile o palpabile.

Un gel troppo denso o troppo volumizzante può provocare un rilievo artificiale, o addirittura accentuare una borsa preesistente. Al contrario, un prodotto troppo fluido rischia di essere riassorbito rapidamente e di non offrire una correzione sufficiente.
È inoltre cruciale rispettare la profondità di iniezione. Alcuni gel non sono concepiti per gli strati superficiali della pelle. Iniettare un prodotto troppo spesso a bassa profondità aumenta il rischio dell’effetto Tyndall — quella sfumatura bluastra visibile attraverso la pelle.
Infine, la durata del prodotto deve essere ben conosciuta. Un gel mal scelto può rimanere visibile troppo a lungo, migrare o rendere difficoltosa qualsiasi correzione futura.
Un medico esperto sceglie sempre il prodotto tenendo conto dell’anatomia del paziente, della profondità di iniezione e del risultato desiderato. Questa rigore tecnico è la chiave per un risultato naturale, sicuro e armonioso.

Errori tecnici nell’iniezione della valle delle lacrime

La tecnica di iniezione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione degli effetti collaterali. Anche con il miglior prodotto, un gesto eseguito male può provocare un risultato poco estetico, un disagio prolungato o, in rari casi, una complicazione reale.
L’iniezione della valle delle lacrime richiede una precisione millimetrica. Un’iniezione eseguita male può perturbare la microcircolazione locale, creare edema o provocare irregolarità visibili.

Ecco gli errori tecnici più frequenti osservati in questa zona:

  • Iniezione troppo superficiale: questo è l’errore più comune. Può causare l’effetto Tyndall (riflesso bluastra sotto la pelle), rendere il gel palpabile o provocare piccole irregolarità visibili.
  • Volume iniettato eccessivo : in questa zona è fondamentale procedere con parsimonia. Un’iniezione troppo abbondante crea un gonfiore artificiale che difficilmente si riassorbirà naturalmente.
  • Orientamento errato della cannula o dell’ago : un cattivo orientamento può causare l’iniezione in un compartimento adiposo inadeguato o troppo vicino a un vaso sanguigno.
  • Mancanza di visione d’insieme del viso : è importante non considerare la valle delle lacrime come un’area isolata. In alcuni casi, il solco sotto-oculare è accentuato dalla perdita di volume a livello delle guance (perdita di grasso malare) o da un’asimmetria facciale. Correggere solo la zona sotto-orbitale, senza ripristinare l’equilibrio del terzo medio del viso, può al contrario accentuare i contrasti e sbilanciare l’insieme.
  • Un approccio globale del viso consente di ottenere un risultato più naturale, armonizzando i volumi e ridando sostegno alla zona orbitale. Per questo motivo, l’analisi dell’intero viso è essenziale prima di qualsiasi iniezione.
  • Iniezioni bilaterali identiche su aree asimmetriche : i volti non sono mai perfettamente simmetrici. Iniettare la stessa dose su entrambi i lati può creare uno squilibrio.

Un medico formato rispetta alcune regole fondamentali :

  • Utilizzare una cannula a punta smussa piuttosto che un ago nella maggior parte dei casi.
  • Iniettare molto lentamente, in piccole quantità.
  • Posizionare il prodotto nel corretto piano anatomico, spesso in profondità a contatto con l’osso.
  • Procedere in più fasi: un’iniezione iniziale, seguita da una seconda seduta se necessario.

In sintesi, anche un eccellente acido ialuronico può dare un risultato negativo se la tecnica non è adeguata. Al contrario, una tecnica rigorosa, rispettosa delle strutture e progressiva permette di ottenere risultati naturali, eleganti e sicuri.

Come evitare i rischi ?

L’iniezione della valle delle lacrime è una procedura tecnica e precisa che, se eseguita correttamente, offre un risultato naturale, discreto ed elegante. Tuttavia, per garantire la sicurezza e l’efficacia del trattamento, devono essere rispettati rigorosamente diversi elementi. Ogni fase, dalla conulenza iniziale al follow-up post-iniezione, svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione degli effetti indesiderati.

  • Scelta del medico : il primo fattore di sicurezza dipende dal livello di competenza del medico. Questo trattamento deve essere affidato a un medico esperto, con esperienza specifica nell’area peri-oculare e una conoscenza approfondita dell’anatomia peri-orbitale. Non si tratta di un’iniezione “standard”. La precisione del gesto, l’analisi morfologica del viso e la capacità di adattare il trattamento a ciascuna anatomia sono indispensabili per evitare complicazioni. Un medico esperto saprà in particolare rilevare le controindicazioni (borse adipose, edema scarsamente drenato, asimmetria ossea), scegliere la strategia migliore (iniezione diretta, trattamento preliminare o, talvolta, rifiuto dell’iniezione) e realizzare il gesto con la necessaria maestria.
  • Qualità del prodotto iniettato : non tutti gli acidi ialuronici sono equivalenti. Per trattare la valle delle lacrime, è essenziale utilizzare un gel poco idrofilo, per ridurre il rischio di edema prolungato, specificamente formulato per tessuti sottili, conforme alle norme mediche europee e proveniente da laboratori riconosciuti per sicurezza e tracciabilità. Un prodotto inadeguato, troppo volumizzante o eccessivamente reticolato, aumenta notevolmente il rischio di effetto Tyndall, gonfiore cronico o irregolarità visibili. La scelta del prodotto giusto è quindi una fase determinante per il successo dell’iniezione.
  • Tecnica di iniezione : il successo dell’iniezione dipende da una tecnica padroneggiata, rispettosa dei tessuti e adattata alla complessità della zona. Il gesto deve essere: lento, per permettere una buona diffusione del prodotto e monitorare in tempo reale la reazione dei tessuti; preciso, con controllo perfetto della profondità e del volume iniettato; progressivo, spesso eseguito in due fasi: una correzione iniziale delicata, seguita da un eventuale ritocco dopo l’integrazione del prodotto. L’uso di cannule a punta smussa, piuttosto che aghi, è fortemente consigliato per ridurre il rischio di lesioni vascolari. Un’iniezione ben eseguita, al piano corretto, con volume minimo, permette di ottenere un risultato impercettibile al tatto come alla vista.

Follow-up post-iniezione : il follow-up è una componente essenziale della sicurezza del trattamento. Una visita di controllo, circa 10-15 giorni dopo l’iniezione, consente di verificare l’integrazione del prodotto, rilevare eventuali edema persistenti o asimmetrie e di effettuare eventuali aggiustamenti o correzioni. Un follow-up rigoroso permette anche di rassicurare il paziente, rispondere alle sue domande e mantenere una comunicazione trasparente durante tutto il processo.

Foto del medico Valeria Romano a Ginevra

Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria

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