Home » Infografia » Le iniezioni cosmetiche sono dolorose ?
Tra le domande più comuni espresse durante una prima conulenza, la questione del dolore si ripresenta sistematicamente : le iniezioni sono dolorose ? Questa preoccupazione è legittima, tanto più che si tratta di un atto che comporta una effrazione cutanea in zone sensibili del viso o del collo.
Tuttavia, i progressi tecnici, l’uso di anestesie locali adeguate e la qualità dei prodotti attuali consentono ormai di effettuare le iniezioni in condizioni praticamente indolori, purché siano eseguite in un contesto medico rigoroso.
È comunque importante distinguere i diversi tipi di dolore possibili, comprendere cosa li provoca e spiegare i mezzi per evitarli o attenuarli in modo efficace.
Il dolore potenziale avvertito durante un’iniezione dipende da diversi fattori combinati, che devono essere valutati e gestiti dal medico :
Non tutti i prodotti utilizzati per le iniezioni estetiche provocano lo stesso livello di fastidio o di sensazione dolorosa durante l’iniezione. La viscosità, la temperatura del gel, il volume necessario o la presenza o meno di lidocaina integrata influenzano la percezione del paziente.
Non tutte le aree del viso reagiscono allo stesso modo al dolore. Alcune sono più sensibili di altre. Ecco una panoramica delle zone più frequentemente iniettate, presentate secondo il loro grado di sensibilità :
La scelta tra ago tradizionale e cannula a punta smussa influisce direttamente sulla sensazione percepita.
L’ago :
La cannula :
In pratica, la cannula è spesso meglio tollerata, soprattutto per le iniezioni in profondità o su zone anatomiche estese.
Un’osservazione comune nella pratica clinica è che il dolore legato alle iniezioni diminuisce sensibilmente nel corso delle sedute successive. La prima iniezione è spesso la più temuta ; successivamente, i pazienti affrontano i trattamenti con maggiore fiducia, poiché sanno cosa aspettarsi. La memoria del dolore contribuisce a ridurre il disagio percepito, e la sensibilità locale può anch’essa diminuire nel corso delle sedute successive.
Questa evoluzione permette di adattare la tecnica per offrire il massimo comfort, senza che sia necessario modificare il protocollo estetico.
Nelle pazienti, è importante notare che la sensibilità al dolore varia durante il ciclo mestruale. Durante il periodo premestruale, alcune donne presentano un’aumentata ipersensibilità, rendendo l’esperienza dell’iniezione leggermente più sgradevole.
Quando possibile, è consigliabile pianificare le iniezioni al di fuori delle fasi di tensione ormonale, in particolare per le zone sensibili come le labbra o il solco lacrimale. Questo contribuisce a ottimizzare il comfort complessivo ed evitare una percezione esagerata delle sensazioni.
Non esiste una controindicazione formale alle iniezioni estetiche legata unicamente alla paura del dolore. Tuttavia, in alcuni casi particolari, è necessario prestare maggiore attenzione al comfort del paziente :
In questi pazienti, la gestione del dolore passa attraverso un rapporto di fiducia, una spiegazione dettagliata dell’atto, un’anestesia rigorosamente adeguata e un ambiente calmo e rassicurante. In queste condizioni, l’iniezione è ben tollerata nella quasi totalità dei casi.
Dopo un’iniezione, è possibile avvertire un leggero fastidio, tensione locale o sensibilità al tatto, in particolare nelle zone molto mobili come le labbra o il solco nasogenieno. Queste sensazioni sono transitorie e scompaiono di solito entro 24-48 ore, talvolta un po’ più a lungo.
In alcuni casi, un lieve edema o un piccolo livido possono rendere temporaneamente sensibile l’area trattata. Non si tratta di un vero dolore, ma piuttosto di un disagio che può essere alleviato con l’applicazione di freddo locale, l’uso di arnica (in crema o granuli) e l’evitamento di sforzi muscolari come la masticazione o attività fisica intensa nelle prime 24-48 ore.
La percezione del dolore è per definizione soggettiva : dipende dalla sensibilità individuale, dal contesto emotivo, dal livello di stress e dalla memoria di dolori precedenti. Un paziente molto ansioso percepirà maggiormente le sensazioni, anche se minime.
Per questo la qualità del rapporto medico-paziente, la spiegazione chiara delle fasi del trattamento e la preparazione psicologica svolgono un ruolo fondamentale nella tolleranza all’iniezione. Un gesto rassicurante, un ambiente calmo e un’iniezione lenta e delicata possono talvolta trasformare un’esperienza temuta in un atto confortevole, persino indolore.
In casi molto rari, per pazienti estremamente fobici o ipersensibili, può essere prescritto un ansiolitico leggero (tipo idrossizina o alprazolam a basso dosaggio) prima della seduta. Questo ricorso rimane eccezionale, poiché la maggior parte dei pazienti, una volta ben informati, tollera perfettamente l’atto.
Tuttavia, è importante non minimizzare mai l’ansia espressa e proporre soluzioni concrete per il comfort del paziente : applicazione prolungata di crema anestetica, pause durante l’iniezione, posizione semi-sdraiata, musica rilassante.
Esistono diverse tecniche per ridurre al minimo il dolore avvertito dal paziente, senza compromettere la precisione dell’atto né il risultato estetico.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria
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