La realizzazione sessuale è propria di ogni donna ed è strettamente legata al suo vissuto, al suo rapporto con il corpo, alle sue sensazioni e alla sua percezione della sessualità. Nella sessualità femminile, la relazione intima condivisa con il proprio partner è fondamentale. Parallelamente ai fattori psicologici ed emotivi, alcuni elementi fisiologici o anatomici possono ostacolare l’insorgere del piacere. Alcune donne possono provare fastidio, o persino dolore durante il rapporto sessuale, oppure una mancanza di sensazioni. In base alla diagnosi, in alcuni casi può essere consigliato il ricorso a tecniche di medicina a fine anti-età.
Fortemente correlata al ruolo della donna nella società e all’evoluzione dei costumi, la sessualità femminile è cambiata considerevolmente negli ultimi decenni. Il Movimento di Liberazione delle Donne ha rivendicato il diritto delle donne di disporre liberamente del proprio corpo.
Nessun “modello” esiste in materia di sessualità femminile, che si caratterizza per la sua molteplicità. A titolo di esempio, l’eccitazione femminile si manifesta attraverso alcune reazioni corporee comuni a tutte le donne, come la lubrificazione vaginale. Tuttavia, gli stimoli fisici e sensoriali che innescano l’eccitazione sessuale (carezze, sguardi, immagini, profumi…) variano da una donna all’altra, da una situazione all’altra, da un momento all’altro. Il piacere femminile deriva da un insieme di fattori fisiologici, psicologici ed emotivi. Percepito da alcuni uomini come il compimento del rapporto sessuale, l’orgasmo femminile non è, peraltro, un prerequisito al piacere sessuale né la condizione di una sessualità appagata.
La sessuologia distingue due tipi di orgasmo femminile. L’orgasmo provocato dalla stimolazione del clitoride è definito orgasmo clitorideo. L’eccitazione sessuale provoca un afflusso di sangue al livello del clitoride. Dotata di 8 000 terminazioni nervose, questa zona della vulva costituisce il corpo erettile del sesso femminile. La maggioranza delle donne afferma di aver già provato un orgasmo clitorideo.
Se il clitoride svolge un ruolo centrale nella sessualità femminile, il 20 % delle donne dichiara di raggiungere l’orgasmo con la sola penetrazione vaginale. Considerato più raro, l’orgasmo vaginale è correlato alla stimolazione del punto G. Questo termine indica una zona erogena situata sulla parete anteriore della vagina, nella parte concava, più difficile da raggiungere. Più precisamente, il punto G corrisponderebbe a una lieve escrescenza di dimensioni variabili, la cui stimolazione aumenterebbe il piacere sessuale. Esiste una tecnica medica per l’aumento del punto G. Il punto erogeno aumenta di volume grazie a iniezioni di acido ialuronico eseguite in ambulatorio. Per questo tipo di intervento, il professionista utilizza un acido ialuronico appositamente formulato per l’intimità femminile.
Per alcune donne, la penetrazione vaginale risulta dolorosa, anche se provano desiderio per il proprio partner maschile.
Questi dolori durante il rapporto possono essere legati a caratteristiche anatomiche o fisiologiche del sesso femminile come : una cicatrice di episiotomia che ha creato aderenze ; un fenomeno di secchezza vaginale dovuto a un’insufficiente lubrificazione vaginale (causa ormonale al momento della menopausa, mancanza di eccitazione sessuale) ; fattori organici, funzionali o psicologici.
Una consulenza medica e un esame ginecologico permettono di stabilire una diagnosi. Questi fastidi e dolori fisici causano sofferenza psicologica nelle donne interessate e, spesso, una diminuzione del desiderio sessuale. In alcuni casi, le iniezioni di acido ialuronico o il laser possono contribuire ad attenuare i dolori, ispessendo la mucosa vaginale e stimolando la sua lubrificazione.
In seguito a una gravidanza e a un parto, o a causa della menopausa, i muscoli della vagina possono essere meno tonici. Questo rilassamento vaginale provoca fastidi sessuali e urinari nonché una perdita di sensazioni in alcune donne al momento della penetrazione, il che può compromettere la loro realizzazione sessuale.
La vaginoplastica consiste in un restringimento del canale vaginale.
Per praticare una vaginoplastica, i medici utilizzano due procedimenti, le iniezioni di acido ialuronico o il laser vaginale, in base alla diagnosi stabilita.
Per saperne di più sugli interventi di medicina a fine anti-età legati alla sessualità femminile, potete prendere appuntamento con un medico esperto per una prima consulenza.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria
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