Home » Infografia » À quel âge la vallée des larmes commence-t-elle à se former ?
La valle delle lacrime è una delle prime zone del viso a mostrare segni di invecchiamento. Situata tra la palpebra inferiore e la parte superiore dello zigomo, si manifesta come un avvallamento di profondità variabile, spesso associato a un’ombra o a un’occhiaia. La sua formazione, graduale o costituzionale, risponde a meccanismi anatomici e fisiologici complessi. A Ginevra, i/le pazienti attenti all’estetica si chiedono spesso a quale età compare questa zona incavata: è legata all’invecchiamento naturale o a una predisposizione individuale ?
Questo articolo ha l’obiettivo di rispondere in modo dettagliato, medico e esteticamente pertinente alla domanda : a quale età inizia a formarsi la valle delle lacrime ?
La valle delle lacrime corrisponde a un solco anatomico situato tra il margine orbitale inferiore e la parte superiore dello zigomo. Deriva principalmente da una perdita di volume dei tessuti sottocutanei, da un rilassamento legamentoso e da una riduzione del supporto osseo infraorbitario. Questo avvallamento crea una rottura della continuità tra la palpebra e lo zigomo, conferendo allo sguardo un aspetto stanco.
Questa zona è particolarmente delicata, poiché la pelle è sottile, mobile e riccamente vascolarizzata. Anche un minimo deficit volumetrico diventa rapidamente percepibile, rendendola un indicatore precoce dell’invecchiamento del viso.
La valle delle lacrime compare generalmente tra i 28 e i 35 anni. Questa fascia d’età corrisponde a un rallentamento del rinnovamento cellulare, a una diminuzione progressiva della produzione di collagene e a una perdita di densità dei tessuti di supporto del viso. Nei pazienti con buone abitudini di vita e genetica favorevole, questo processo può essere ritardato. Ma per altri, la perdita di volume infraorbitario può diventare visibile prima dei 30 anni, spingendoli a prenotare una conulenza estetica.
In alcune persone, la valle delle lacrime è visibile già in adolescenza o all’inizio dei vent’anni. Questo avvallamento precoce è spesso di origine genetica, legato a un’anatomia particolare: un mascellare retruso o una carenza di tessuto adiposo nella zona delle guance. In questi casi, una correzione precoce con acido ialuronico è del tutto possibile. L’obiettivo non è correggere l’invecchiamento, ma riequilibrare i volumi del viso.
Intorno ai 40-45 anni, l’avvallamento infraorbitario tende a diventare più marcato. Questo cambiamento si spiega con una perdita del sostegno globale: riassorbimento osseo, migrazione del grasso profondo e rilassamento legamentoso. Fattori aggravanti come menopausa, andropausa, perdita di peso rapida o stress cronico possono inoltre contribuire.
In questo contesto, trattare solo la valle delle lacrime spesso non è sufficiente. È necessario un approccio globale al terzo medio del viso, per ripristinare i volumi, sostenere i tessuti e ridare allo sguardo tutta la sua freschezza.
In molte persone, la valle delle lacrime, fino a quel momento discreta, diventa improvvisamente più marcata tra i 40 e i 45 anni. Questo cambiamento, sebbene percepito come brusco, è in realtà il risultato di un processo lento e progressivo.
Intorno ai quarant’anni, diversi fenomeni fisiologici si combinano: riassorbimento osseo a livello del margine infraorbitario, perdita di grasso nella zona delle guance, rilassamento dei legamenti di supporto e alterazione della qualità della pelle. Complessivamente, questi fattori indeboliscono la giunzione tra palpebra e zigomo, rivelando un avvallamento precedentemente compensato dal volume o dalla tonicità dei tessuti.
Alcuni fattori possono accentuare questo cambiamento: menopausa, andropausa, perdita di peso rapida, stress prolungato o eventi di vita significativi. È spesso in questo periodo che si valuta un primo intervento estetico, sia preventivo che correttivo.
La morfologia del viso e le caratteristiche cutanee differiscono notevolmente tra i sessi, influenzando direttamente l’età di comparsa e l’espressione clinica della valle delle lacrime.
Nelle donne, la pelle è generalmente più sottile, con un supporto osseo malare meno marcato. Inoltre, le variazioni ormonali influenzano la tonicità dei tessuti e la distribuzione del grasso. Questi fattori rendono la valle delle lacrime visibile più precocemente, in media tra i 28 e i 32 anni. Le donne sono inoltre più sensibili a piccole variazioni del volume infraorbitario, rendendo l’avvallamento più percepibile in fase iniziale.
Negli uomini, la densità ossea è maggiore, il margine orbitale più prominente e la pelle più spessa. Questi elementi ritardano la comparsa della valle delle lacrime, che spesso compare intorno ai 35-40 anni. Tuttavia, quando diventa evidente, è spesso più profonda e marcata. Il trattamento richiede un approccio specifico, con prodotti iniettabili adattati alla pelle maschile e una tecnica mirata a preservare la virilità del volto.
Il fototipo cutaneo e le caratteristiche etniche influenzano fortemente il modo in cui la valle delle lacrime compare con l’età.
Le persone con pelle chiara (fototipi I-III) hanno spesso la pelle più sottile, fragile e sensibile al sole. Ciò può comportare una comparsa più precoce della valle delle lacrime, talvolta già verso la fine dei vent’anni. Lo sguardo può apparire stanco a causa di una combinazione di avvallamento e colorazione bluastra, legata alla trasparenza della pelle.
Al contrario, le pelli più scure (fototipi IV-VI), come quelle di origine mediterranea, africana o asiatica, hanno una pelle più densa, elastica e resistente all’invecchiamento solare. Questo ritarda spesso la comparsa della valle delle lacrime. Tuttavia, queste pelli presentano più frequentemente occhiaie pigmentate, ossia un’ombra visibile anche in assenza di reale perdita di volume.
Per questo motivo, è essenziale adattare il trattamento a ciascun fototipo. La valle delle lacrime non si manifesta allo stesso modo nelle persone dalla pelle chiara e in quelle dalla pelle scura, e non deve essere corretta con lo stesso approccio.
Gli sportivi di alto livello o i pazienti molto attivi fisicamente presentano spesso un volto caratterizzato da una scarsa massa di grasso sottocutaneo. Ciò può accelerare la comparsa della valle delle lacrime.
In questi pazienti, l’avvallamento infraorbitario può comparire già tra i 25 e i 30 anni, non per un invecchiamento precoce, ma a causa di un assottigliamento naturale dei tessuti di supporto. La riduzione del grasso profondo, la tonicità estrema della pelle e un catabolismo aumentato contribuiscono a questo meccanismo.
Inoltre, l’attività fisica intensa genera stress ossidativo cronico, responsabile di una degradazione accelerata di collagene ed elastina. Lo sguardo può allora apparire stanco, in contrasto con lo stato di forma generale del paziente.
Si consiglia di consultare non appena compaiono i primi segni di avvallamento, generalmente tra i 30 e i 35 anni. Questa valutazione precoce permette di distinguere una valle delle lacrime costituzionale dall’inizio del rilassamento cutaneo legato all’invecchiamento. Offre inoltre l’opportunità di intervenire in una fase in cui le correzioni possono essere leggere, discrete e preventive.
La prima valutazione comprende un’analisi morfologica completa del terzo medio del viso, una valutazione della qualità della pelle e lo studio dei volumi ossei e adiposi. Consente di definire una strategia estetica personalizzata, che può basarsi su misure preventive (cosmeceutici, Skinboosters, mesoterapia) o su iniezioni correttive.
Attendere troppo a lungo prima di consultare può rendere il trattamento più complesso. A volte è necessario intervenire in maniera più importante, con risultati meno ottimali. Inoltre, correggere solo la valle delle lacrime in uno stadio avanzato può creare uno squilibrio con il resto del volto.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria
CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO SU