Il rilassamento cutaneo del viso risulta da un insieme di trasformazioni biologiche e meccaniche che si instaurano progressivamente con l’età. La pelle perde densità ed elasticità, i volumi profondi si spostano, le strutture ossee evolvono e i muscoli perdono il loro tono. Il risultato visibile è una perdita di armonia generale, caratterizzata da un cedimento inizialmente discreto e poi più marcato delle diverse regioni del viso. Questo fenomeno, naturale ma spesso vissuto con difficoltà, rappresenta uno dei principali motivi di consultazione nella medicina a fine estetico.
La comparsa dei primi segni è raramente brusca. Si manifesta dapprima con un cambiamento sottile della definizione dell’ovale del viso, una pelle meno tonica, contorni meno netti. Le bave iniziano a delinearsi, i solchi nasogenieni si accentuano leggermente e l’intero viso appare meno sostenuto. Un approccio globale e ponderato è importante per proporre una presa in carico adeguata.
Le pagine associate dettagliano i diversi approcci terapeutici disponibili per correggere il rilassamento cutaneo e ripristinare l’ovale del viso. Spiegano i principi del rimodellamento, del ringiovanimento, della ridefinizione mandibolare, del Texas Face, del jawline contouring, così come le indicazioni precise delle iniezioni di acido ialuronico dedicate a questa zona.
L’invecchiamento cutaneo è influenzato da fattori intrinseci ed estrinseci che si sommano nel tempo. Sul piano biologico, la riduzione progressiva della produzione di collagene, elastina e acido ialuronico contribuisce all’assottigliamento del derma e alla perdita di compattezza. A questo si aggiunge l’evoluzione naturale dei tessuti adiposi del viso : alcuni compartimenti si riassorbono mentre altri scivolano verso il basso, modificando la distribuzione adiposa del viso.
Le variazioni ormonali, l’esposizione al sole, il tabagismo, lo stress ossidativo e le fluttuazioni ponderali possono accelerare questo processo. Il supporto osseo stesso cambia con l’età, in particolare a livello della mandibola e degli zigomi, contribuendo all’evoluzione dell’ovale.
Comprendere questa complessa interazione tra pelle, grasso, muscoli e struttura ossea permette di considerare soluzioni adeguate e logiche.
Il rilassamento cutaneo si esprime in modo diverso da persona a persona. Alcuni presentano innanzitutto una perdita di definizione della linea mandibolare, mentre altri notano un cedimento della parte mediana del viso o una perdita di sostegno a livello temporale. Le zone più frequentemente interessate sono l’ovale, gli zigomi, le tempie, il solco nasogenieno e il terzo inferiore del viso.
Queste modificazioni conferiscono spesso al viso un aspetto stanco o meno dinamico. Tuttavia, questi segni non riflettono necessariamente lo stato generale del paziente. Una presa in carico adeguata permette di ristabilire l’equilibrio iniziale senza modificare la personalità del viso.
Prima di qualsiasi trattamento, un’analisi rigorosa del viso è essenziale. Permette di identificare le zone di perdita di sostegno, le variazioni di volume, gli squilibri strutturali e la dinamica muscolare. Questo approccio personalizzato tiene conto della morfologia, della storia di ogni paziente e dei suoi obiettivi personali.
Un piano di trattamento efficace si basa su questa analisi dettagliata, che guida le strategie di intervento al fine di ottenere un risultato armonioso, naturale e durevole. L’obiettivo non è mai trasformare un viso, ma restaurarne la coerenza e la freschezza.
L’acido ialuronico è una delle tecniche di riferimento per correggere il rilassamento cutaneo. Grazie alle sue proprietà biomeccaniche, permette di ripristinare i volumi perduti, sostenere i tessuti, ridisegnare i contorni e migliorare la definizione dell’ovale.
A seconda della zona da trattare, possono essere utilizzati diversi tipi di acido ialuronico : alcuni offrono un sostegno profondo, altri rinforzano le strutture superficiali. Le iniezioni vengono spesso eseguite a livello degli zigomi, delle tempie, della linea mandibolare o del mento, tenendo conto della logica anatomica propria di ogni viso.
Questo approccio, accurato e preciso, offre risultati discreti, modulabili e perfettamente coerenti con l’espressione naturale del paziente.
La tossina botulinica non agisce direttamente sulla qualità della pelle, ma può completare la gestione del rilassamento cutaneo modulando alcune contrazioni muscolari responsabili dell’accentuazione dell’afflosciamento.
Un eccesso di tensione del muscolo platisma può compromettere la nitidezza dell’ovale. Una modulazione mirata può quindi contribuire a ristabilire l’equilibrio tra le forze muscolari di trazione e di sostegno, ottimizzando l’azione degli altri trattamenti.
La tossina botulinica è indicata esclusivamente per il miglioramento temporaneo dell’aspetto del platisma se è moderatamente o fortemente visibile durante la contrazione massima e provoca un importante disagio psicologico nei pazienti adulti.
Il rilassamento cutaneo non si riduce a un problema di volume. La qualità della pelle, il suo spessore e la sua luminosità influenzano fortemente la percezione di tonicità. Quando è pertinente, possono essere proposti trattamenti complementari : mesoterapia, Skinboosters, laser di fotoringiovanimento, peeling adeguati o tecniche di rivitalizzazione.
Questi trattamenti stimolano la produzione di collagene, migliorano la compattezza e permettono di ottenere un risultato più omogeneo, in perfetta sinergia con le tecniche di correzione dei volumi.
La perdita di definizione dell’ovale è tra le preoccupazioni più comuni. A seconda dei pazienti, gli obiettivi possono variare : ridare un sostegno naturale al terzo inferiore del viso, armonizzare la parte bassa del viso, oppure accentuare una struttura mandibolare in uno stile più marcato.
Concetti come il jawline contouring o il Texas Face rientrano in questa ricerca di una definizione più evidente, mentre altri approcci privilegiano un ringiovanimento discreto. Ogni tecnica ha le sue indicazioni e sarà approfondita nelle pagine dedicate.
Il viso è un insieme unico. Trattare solo una zona, senza considerare le sue interazioni con le altre strutture, porta raramente a un risultato ottimale. Una strategia globale, progressiva e personalizzata permette invece di ristabilire un’armonia naturale, senza eccessi né artificialità.
La qualità di un trattamento si basa sulla comprensione delle aspettative del paziente, sull’esame clinico e sulla padronanza delle tecniche di iniezione. L’obiettivo rimane costante : migliorare senza trasformare, ringiovanire senza irrigidire, valorizzare rispettando la singolarità del viso.
Il rilassamento dell’ovale del viso corrisponde alla perdita di tonicità e di definizione dei contorni, in particolare a livello della mandibola, delle guance e della parte inferiore del viso. È dovuto all’abbassamento dei tessuti e alla diminuzione di collagene, elastina e grasso sottocutaneo.
Compare generalmente tra i 35 e i 45 anni, ma dipende da fattori genetici, ormonali e dallo stile di vita (tabacco, esposizione solare, stress, perdita di peso, ecc.).
I primi segni sono una linea mandibolare meno definita, le prime borse laterali, un lieve cedimento delle guance, una perdita di volume e contorni meno armoniosi.
Le cause sono molteplici : invecchiamento cutaneo naturale, perdita di collagene ed elastina, riduzione dei compartimenti adiposi del viso, rilassamento muscolare, esposizione al sole, stile di vita e variazioni di peso.
La prevenzione si basa su uno stile di vita sano, sulla protezione solare, sull’idratazione, su cure dermatologiche adeguate e, in alcuni casi, su trattamenti medici leggeri per stimolare la sintesi di collagene.
Le principali soluzioni sono le iniezioni di acido ialuronico, gli induttori di collagene, i fili tensori, la radiofrequenza, gli ultrasuoni focalizzati (HIFU) o talvolta una combinazione di più tecniche.
Sì. L’acido ialuronico ripristina i volumi, ridisegna i contorni e sostiene i tessuti. Permette di migliorare la linea mandibolare, le guance e le prime borse laterali in modo naturale e progressivo.