COME POSSO AFFINARE LA MASCELLA A CAUSA DEL BRUXISMO ?

Trattamento del bruxismo a Ginevra

In molte persone che soffrono di bruxismo, uno degli effetti collaterali più visibili — e talvolta fastidiosi dal punto di vista estetico — è l’ipertrofia dei muscoli masseteri, responsabili della masticazione. Questo aumento del volume muscolare, dovuto a un sovraccarico cronico, conferisce alla mandibola una forma più angolosa, più squadrata, talvolta percepita come maschile o sproporzionata.
Sebbene questa morfologia sia di origine puramente genetica in alcune persone, nei pazienti bruxisti si instaura progressivamente, in relazione diretta con le contrazioni ripetute e involontarie dei muscoli masticatori, soprattutto durante il sonno. Sorge quindi la domanda : è possibile affinare questa mandibola, senza chirurgia e in modo duraturo ?
La risposta è sì, a condizione di intervenire sia sulla causa funzionale (il bruxismo) sia sulle sue conseguenze anatomiche (l’ipertrofia muscolare). Una presa in carico adeguata, che associa trattamento medico e approccio estetico, permette di ottenere un risultato naturale, armonioso e duraturo.

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Bruxismo e mandibola allargata

Il bruxismo, sia diurno che notturno, provoca contrazioni muscolari intense e ripetute. Queste contrazioni prolungate dei masseteri — muscoli situati su entrambi i lati della mandibola — portano a un fenomeno di ipertrofia funzionale. Come accade ai muscoli di un atleta sovraccaricato, il massetere aumenta di volume per rispondere alla richiesta eccessiva.
Questa ipertrofia muscolare non riguarda solo gli uomini. In molte donne, il serramento inconscio dei denti provoca progressivamente un ampliamento della mandibola. Ciò modifica la forma del viso : l’ovale diventa meno morbido, la mandibola più angolosa. Questo squilibrio può conferire un’aria tesa o affaticata.

È davvero possibile ridurre il volume dei masseteri ?

Contrariamente a quanto si pensa spesso, l’aumento del volume muscolare dovuto al bruxismo non è definitivo. Come tutti i muscoli, il massetere può tornare più sottile se viene sollecitato di meno. Per farlo, è necessario ridurre le contrazioni involontarie.
Il Botox® è quindi particolarmente indicato. Iniettato direttamente nel muscolo massetere, ne riduce temporaneamente la forza senza impedire la normale masticazione. Il muscolo si rilassa, alleviando i dolori legati al bruxismo e permettendo alla mandibola di ritrovare, poco a poco, un aspetto più fine.

Il trattamento del massetere con Botox : una soluzione a duplice beneficio

L’iniezione di tossina botulinica nei muscoli masseteri è una tecnica ben collaudata, sicura e ampiamente convalidata dalla letteratura medica. Presenta un duplice vantaggio : funzionale ed estetico.
Dal punto di vista funzionale, riduce la forza di contrazione del massetere, alleviando così i dolori mandibolari, le cefalee da tensione e l’affaticamento muscolare al risveglio. Permette inoltre di ridurre l’usura dentale legata al bruxismo notturno.

Dal punto di vista estetico, la riduzione dell’attività muscolare provoca, nel giro di poche settimane, un’atrofia moderata ma visibile del muscolo. La mandibola diventa meno pronunciata e il viso ritrova tratti più armoniosi, spesso associati a un aspetto più femminile e ringiovanito.
I risultati compaiono generalmente tra 4 e 8 settimane dopo la prima iniezione, con un’evoluzione progressiva e naturale, senza modificazioni brusche del volto.

Quanto dura l’affinamento della mandibola dopo il Botox ?

L’effetto rilassante della tossina botulinica dura circa da 4 a 6 mesi. Tuttavia, quando viene utilizzata con l’obiettivo di ridurre il volume muscolare, i risultati estetici si prolungano ben oltre la semplice durata farmacologica, a causa dell’atrofia funzionale indotta dall’inattività del muscolo.
Così, dopo 2 o 3 sedute distanziate di 4–6 mesi, si osserva spesso una stabilizzazione del volume muscolare, che consente di ridurre considerevolmente la frequenza delle iniezioni. Alcuni pazienti necessitano solo di un mantenimento annuale una volta ottimizzata la forma del viso.
Il risultato è reversibile : se le iniezioni vengono interrotte, il muscolo massetere recupera progressivamente il suo volume iniziale, sotto l’influenza delle abitudini di contrazione e di un eventuale ritorno del bruxismo.

È possibile affinare ulteriormente la mandibola combinando altre tecniche ?

In alcuni casi, in particolare quando l’ovale del viso è appesantito da un eccesso di tessuto adiposo o da un rilassamento cutaneo, l’iniezione di tossina botulinica nei masseteri può essere associata ad altre tecniche mediche complementari.

  • Il trattamento di skin tightening con laser frazionato o fotoringiovanimento laser permette di ridefinire i contorni mandibolari tendendo la pelle rilassata.
  • Gli induttori tissutali, come lo Sculptra, possono migliorare la qualità e la tonicità della pelle.
  • Un leggero rimodellamento con acido ialuronico (a livello del mento o della linea mandibolare) può armonizzare ulteriormente la parte inferiore del viso, soprattutto in caso di asimmetria residua.
  • Il lifting medico con iniezioni di acido ialuronico.

Questi trattamenti devono essere proposti caso per caso, in base a una valutazione accurata della morfologia del viso e delle aspettative del paziente.

Questa tecnica è adatta a tutti i profili di bruxismo ?

L’iniezione di tossina botulinica nel massetere è indicata principalmente nei pazienti che soffrono di bruxismo associato a un’ipertrofia visibile dei masseteri. È adatta sia alle donne che agli uomini, a condizione che la funzione masticatoria venga valutata correttamente.
Questa tecnica non deve essere presa in considerazione nei pazienti la cui mandibola è larga per motivi ossei (prognatismo, ipertrofia mandibolare di origine genetica). In tali casi, solo un trattamento ortodontico o chirurgico sarebbe appropriato.
Inoltre, alcuni pazienti molto magri o con un viso già scavato potrebbero non essere buoni candidati, poiché un’ulteriore atrofia muscolare rischierebbe di compromettere l’armonia del viso.

Quali risultati si possono sperare nel lungo termine ?

Dopo diverse sedute ben eseguite, la maggior parte dei pazienti ottiene un evidente affinamento della mandibola, senza perdita di funzionalità (masticazione) e senza un aspetto rigido. Il viso acquista leggerezza e morbidezza, spesso con un miglioramento psicologico notevole, soprattutto nelle persone che hanno complessi legati al proprio profilo o alla linea mandibolare.
Dopo più sedute ben condotte, la maggior parte dei pazienti osserva un marcato affinamento della mandibola. La funzione rimane intatta e il viso conserva tutta la sua mobilità, senza rigidità. I tratti acquistano leggerezza e dolcezza, con un miglioramento psicologico spesso significativo, in particolare per chi è a disagio con il proprio profilo o la propria linea mandibolare.
L’effetto estetico può durare diversi anni, con un semplice mantenimento — talvolta anche inutile se il bruxismo scompare. Quando è ben pianificato, questo trattamento rappresenta un’alternativa alla chirurgia, con risultati progressivi, naturali e reversibili.

Follow-up fotografico nella valutazione dell’affinamento mandibolare

Quando si sceglie un trattamento con tossina botulinica per affinare una mandibola ipertrofica a causa del bruxismo, è importante instaurare un follow-up fotografico standardizzato, realizzato con angolazioni costanti e nelle stesse condizioni di illuminazione. Questo monitoraggio consente di documentare oggettivamente l’evoluzione del volume muscolare, talvolta difficile da valutare nel breve termine, soprattutto quando le modifiche sono progressive e naturali. Costituisce uno strumento sia clinico che pedagogico, che aiuta il paziente a prendere coscienza dei benefici del trattamento e ad adattare, se necessario, la tecnica durante le sedute di mantenimento.

Quale dose di Botox è necessaria per ridurre i masseteri ipertrofici ?

Il trattamento dei masseteri nel contesto del bruxismo richiede dosi superiori a quelle utilizzate per le rughe d’espressione. In pratica, la dose iniettata è generalmente compresa tra una e due fiale di tossina botulinica per lato, a seconda della forza muscolare, del volume del muscolo e del sesso del paziente (negli uomini i muscoli sono generalmente più potenti). È fondamentale rispettare i punti di iniezione sicuri, per limitare il rischio di diffusione ai muscoli adiacenti (pterigoidei, buccinatori) e garantire un effetto omogeneo, senza asimmetrie. La precisione tecnica è quindi un fattore determinante per il successo.

L’importanza di una valutazione funzionale della masticazione prima di qualsiasi iniezione

Prima di intraprendere un trattamento di affinamento mandibolare in un paziente bruxista, è necessario valutare la funzione masticatoria globale, sia soggettivamente (abitudini alimentari, dolore, affaticamento) sia oggettivamente (simmetria, forza del morso, disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare). Questa valutazione consente di assicurarsi che il paziente non presenti né un importante squilibrio occlusale né una debolezza muscolare preesistente, che potrebbero essere aggravati dall’iniezione. In assenza di disturbi funzionali, il rilassamento del massetere non ha conseguenze sulla masticazione — il muscolo temporale e gli altri muscoli masticatori subentrano naturalmente.

Qual è il ruolo del bruxismo nel rimodellamento estetico del terzo inferiore del viso ?

La gestione del terzo inferiore del viso (mandibola, mento, linea mandibolare) rappresenta un asse fondamentale del ringiovanimento del volto. Nei pazienti bruxisti, l’ipertrofia dei masseteri altera spesso la percezione della struttura del viso, creando una sproporzione tra la parte inferiore e il resto del volto. Il trattamento del bruxismo con tossina botulinica non mira quindi solo a ridurre il dolore o a proteggere i denti, ma anche a ristabilire gli equilibri estetici fondamentali del viso, affinando e femminilizzando la mandibola senza ricorrere alla chirurgia.

Il trattamento del bruxismo con Botox è rimborsato se l’obiettivo è estetico ?

Nel contesto di un trattamento puramente estetico volto ad affinare la mandibola, le iniezioni di tossina botulinica non sono rimborsate dall’assicurazione sanitaria, anche se agiscono indirettamente su un sintomo funzionale. Tuttavia, se il paziente presenta un bruxismo invalidante, diagnosticato e documentato, alcune assicurazioni integrative possono rimborsare parzialmente l’intervento quando è eseguito da un medico e motivato da un’indicazione medica. È quindi importante distinguere tra finalità terapeutica e finalità estetica, anche se in questo caso specifico i due obiettivi sono strettamente collegati.

Foto del medico Valeria Romano a Ginevra

Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria

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