Home » Infografia » Qu’est-ce que la vallée des larmes et pourquoi apparaît-elle ?
La valle delle lacrime è una zona del viso spesso poco conosciuta, ma molto frequentemente discussa durante le conulenze di medicina estetica. La sua comparsa, talvolta già in giovane età, conferisce allo sguardo un aspetto stanco o addirittura triste, indipendentemente dallo stato di salute o dallo stile di vita del paziente. Questo inestetismo non è patologico; deriva da un insieme di meccanismi anatomici, fisiologici e strutturali che è necessario comprendere prima di considerare un trattamento, sia esso curativo o preventivo.
La valle delle lacrime è un solco che parte dall’angolo interno dell’occhio e scende diagonalmente verso la guancia. Si trova alla giunzione tra la palpebra inferiore e la parte superiore dello zigomo. In termini medici, questa depressione è spesso indicata come solco naso-giugale. Non si tratta di un difetto superficiale o di un semplice problema cutaneo, ma di una zona di transizione volumetrica tra due strutture anatomiche distinte.
In alcuni pazienti, questo solco è presente in modo costituzionale, talvolta fin dall’adolescenza. In altri, appare gradualmente con l’età, man mano che il grasso profondo del viso si riduce. Questo solco diventa visibile, in particolare sotto alcune luci, e modifica lo sguardo. Il volto appare più marcato, meno riposato, anche in assenza di reale stanchezza.
La formazione della valle delle lacrime è il risultato di diversi fattori combinati. L’evoluzione naturale del viso nel tempo ne è la causa principale, ma può essere accentuata da alcuni parametri individuali :
Non esiste un’età precisa per la comparsa della valle delle lacrime. In alcuni pazienti con pelle sottile, la valle delle lacrime può essere visibile già dalla ventina. In altri casi, appare intorno ai 35–40 anni, in relazione alle prime modificazioni della struttura del viso.
La sua comparsa è quindi più legata alla natura del viso che al solo fattore cronologico. Una genetica particolare, una perdita di peso importante o abitudini di vita dannose (tabacco, stress, esposizione solare prolungata) possono accelerare il processo. Al contrario, una buona densità cutanea, un osso ben proiettato e una routine di cura regolare possono ritardarne l’insorgenza.
No. Non si tratta né di una malattia né di un disturbo funzionale. È una variazione morfologica naturale legata all’invecchiamento del viso. Questo incavo può essere più o meno marcato a seconda delle persone, e la sua presenza non indica alcuna anomalia. Tuttavia, il suo impatto estetico è spesso vissuto con difficoltà. Molti pazienti richiedono una conulenza non per dolori o disagi funzionali, ma perché si percepiscono stanchi o tristi, senza che ciò rifletta realmente la loro energia interiore.
Il ruolo del medico è innanzitutto quello di porre una diagnosi precisa : si tratta davvero di una valle delle lacrime, o di un altro fenomeno che ne riproduce l’aspetto — occhiaia, borsa adiposa, lassità cutanea ? Questa diagnosi differenziale è una tappa essenziale, preliminare a qualsiasi decisione terapeutica.
La valle delle lacrime non è solo un dettaglio. Si trova in una zona del viso direttamente associata all’espressione emotiva. Lo sguardo trasmette vigilanza, vitalità e umore. Quando si instaura un avvallamento sotto l’occhio, anche discreto, esso proietta un’ombra che modifica la percezione dello sguardo. Ne risulta spesso una discrepanza tra l’immagine percepita e lo stato reale del paziente : questi si sente in forma, ma si vede “stanco” o “triste” davanti allo specchio.
Questa dimensione soggettiva è importante. Spiega perché la richiesta di trattamento sia spesso precoce, anche se l’avvallamento è solo moderato. Il paziente non cerca un cambiamento spettacolare, ma piuttosto il ripristino della luminosità naturale dello sguardo, senza trasformazioni.
I termini “valle delle lacrime”, “occhiaie” e “borse sotto gli occhi” sono spesso usati in modo intercambiabile dai pazienti, anche se indicano realtà anatomiche molto diverse. Confonderli può portare a una diagnosi errata e, di conseguenza, a un trattamento inadeguato.
La valle delle lacrime è un avvallamento anatomico, situato alla giunzione tra la palpebra inferiore e lo zigomo. Può essere genetica o legata a una perdita di volume dei tessuti sottocutanei. Dona un aspetto stanco attraverso un effetto d’ombra, senza necessariamente accompagnarsi a un cambiamento di colore.
Le occhiaie sono localizzate sotto gli occhi. Possono essere di natura pigmentaria (marrone, legata a un accumulo di melanina), vascolare (bluastro, legato alla sottigliezza della pelle e alla visibilità dei capillari), o da avvallamento.
Le borse, infine, indicano una protrusione dei tessuti adiposi contenuti nell’orbita. Possono essere moderate o molto visibili, e non rientrano nello stesso trattamento : nei casi più gravi, solo la chirurgia estetica può correggerle.
Una valutazione medica accurata permette di distinguere tra queste tre entità e di orientare verso la soluzione più adatta.
Sì, la valle delle lacrime può avere un’origine costituzionale. Alcuni pazienti, giovani e in buona salute, presentano un solco marcato già dall’adolescenza o dai vent’anni, senza che ciò sia legato all’invecchiamento. Questo si spiega con la struttura del viso : zigomi poco proiettati, pelle sottile o un’orbita ampia possono accentuare la visibilità del solco naso-jugale.
In questi casi, il paziente consulta spesso perché l’entourage gli fa notare un’aria stanca, scollegata dal suo stato reale. Questo tipo di valle delle lacrime, detta « strutturale », viene generalmente corretta bene con un’iniezione di acido ialuronico.
Un medico esperto saprà porre la giusta diagnosi, distinguendo tra una reale indicazione a un riempimento precoce e un semplice bisogno di cure estetiche superficiali.
Nella stragrande maggioranza dei casi, la valle delle lacrime peggiora con l’età. Come ogni segno di invecchiamento del viso, la valle delle lacrime tende ad accentuarsi nel tempo. Diversi meccanismi si combinano :
• La perdita progressiva dei cuscinetti di grasso profondi.
• La riassorbimento osseo del bordo orbitario.
• Il rilassamento dei legamenti di sostegno.
• L’assottigliamento graduale della pelle.
Il solco diventa allora più visibile, l’ombra che proietta si intensifica e può essere accompagnato da altri segni di invecchiamento del contorno occhi, come la comparsa di borse o il cedimento degli zigomi. Un intervento precoce permette spesso di rallentare questa evoluzione, preservando in modo sottile i volumi e la qualità della pelle in maniera mirata.
Non è sempre possibile impedire completamente la comparsa della valle delle lacrime, soprattutto in caso di predisposizione genetica. Tuttavia, diverse misure possono ritardarne o limitarne la visibilità.
Un approccio regolare, misurato, e accompagnato da un medico esperto permette spesso di preservare l’armonia dello sguardo più a lungo.
Non è necessario aspettare che la valle delle lacrime sia molto pronunciata per consultare. Al contrario, i risultati sono spesso più naturali e armoniosi quando il trattamento viene iniziato precocemente, in maniera preventiva o con un approccio correttivo leggero.
Durante la prima conulenza, il medico stabilisce una diagnosi precisa, analizza la struttura del viso e definisce una strategia di intervento progressiva. Determina quindi se un trattamento immediato sia indicato o se sia preferibile rimandare l’intervento, monitorandone l’evoluzione.
Il momento ideale per consultare è quando lo sguardo non riflette più l’energia interiore del paziente. Questa dissonanza tra aspetto e percezione diventa spesso il punto di partenza del percorso. È quindi essenziale essere accompagnati da un medico esperto, attento, capace di proporre un approccio su misura, rispettoso del volto e della sua espressività naturale.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Romano Valeria
CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO SU